I giorni della Pasqua stanno volgendo al termine ed è ormai alle porte la grande solennità della Pentecoste. La liturgia di questa settimana, di queste ore a ridosso della Pentecoste è tutta percorsa dall'attesa come nei giorni prima del Natale, come nei primi giorni della Settimana Santa. C'è come la percezione che qualcosa di grande sta per accadere nuovamente, qualcosa di grande che viene direttamente dalle profondità del mistero di Dio. 
Lo Spirito Santo è effuso nei cuori: l'Amore del Padre e del Figlio è persona, persona che ama, persona che santifica, cioè che dispensa e apre i tesori della vita divina. 
Lo Spirito Santo dagli abissi insondabili del mistero trinitario sale e scende nel mondo per riempirlo della sua presenza e continuare oggi l'opera della salvezza che il Figlio di Dio ha realizzato con la sua incarnazione, passione, morte e risurrezione. 
Attendiamolo, dunque, in preghiera come già gli apostoli e la Madonna nel cenacolo. 
Se lo attendiamo, se lo invochiamo, 'Vieni Santo Spirito, vieni per Maria', egli verrà anche per noi, anche in noi, per essere sempre con noi. 
 

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