Pensiero del Parroco

Martedì della terza settimana di Quaresima

La bellissima preghiera di Azaria, che la prima lettura della Messa di oggi ci fa ascoltare (Dn 3,25.34-43), è un invito a domandare perdono al Signore per i nostri peccati confidando nella sua grande misericordia.

Il pentimento e il pianto dei peccati non sono assimilabili né al rimorso né al senso di colpa: questi ultimi non sono preludio al perdono in quanto precipitano il cuore nello sconforto e nel turbamento, essi generano scompiglio e mettono l'anima a soqquadro.

Il pentimento e il pianto dei peccati vivono, invece, di quell'umiltà che viene da Dio e apre il cuore alla fiducia. Santa Teresa di Gesù definisce l'umiltà «l'unguento che sana ogni ferita». D'essa è privo il servo malvagio della parabola evangelica (Mt 18, 21-35) il quale dapprima cerca di intenerire il suo creditore, poi se la prende con il proprio debitore. All'inizio il tipo mostra una parvenza di umiltà e implora comprensione dal suo padrone con una scena 'madre', mentre subito dopo, quando incontra un suo compagno, getta via la maschera e si mostra per quello che è, un uomo senza scrupoli, ferito nel profondo dalla superbia e dell'odio verso tutti, verso il padrone come verso il simile.

Ecco un testo straordinario di Santa Teresa di Gesù Bambino: «Poiché Gesù è salito al Cielo, io posso seguirlo solo seguendo le tracce che ha lasciato, ma come sono luminose queste tracce, come sono profumate! Appena do un’occhiata al Santo Vangelo, subito respiro i profumi della vita di Gesù e so da che parte correre… Non è al primo posto, ma all’ultimo che mi slancio, invece di farmi avanti con il fariseo, ripeto, piena di fiducia, l’umile preghiera del pubblicano, ma soprattutto imito il comportamento della Maddalena, la sua audacia stupefacente o meglio amorosa, che affascina il Cuore di Gesù, seduce il mio. Sì, lo sento, anche se avessi sulla coscienza tutti i peccati che si possono commettere, andrei, con il cuore spezzato dal pentimento, a gettarmi tra le braccia di Gesù, perché so quanto ami il figliol prodigo che ritorna a lui. Non perché il buon Dio nella sua misericordia preveniente ha preservato la mia anima dal peccato mortale, io mi innalzo a lui con la fiducia e l’amore».

 

Parrocchia Sacro Cuore di Gesù
Via Alcide de Gasperi n. 9
Campi Bisenzio, (FI) - 50013
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