Pensiero del Parroco

Giovedì della Settimana Santa
 
Il giovedì della Settimana Santa è per noi sacerdoti una giornata speciale; si direbbe che fosse la nostra festa dal momento che in questo giorno, celebrando l'istituzione dell'Eucaristia, facciamo memoria anche del Sacramento dell'Ordine Sacro che ci è stato conferito dal Vescovo per l'imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione. E in verità nell'Ultima Cena il Signore insieme al Sacramento del suo Corpo e del suo Sangue ha donato a tutti noi anche quello dell'Ordine Sacro. 
Quest'anno noi sacerdoti viviamo il Giovedì Santo privati della celebrazione mattutina del Crisma in Duomo insieme con il nostro Vescovo (essa verrà celebrata al termine dell'emergenza sanitaria in atto) e del concorso del popolo alla Santa Messa vespertina della Cena del Signore con la quale inizia il Sacro Triduo della Pasqua. 
Il legame sacramentale con il Vescovo e con i confratelli nel sacerdozio, il rapporto fraterno ed ecclesiale con i fratelli e le sorelle nella fede: noi sacerdoti siamo chiamati a riscoprire l'uno e l'altro passando per le privazioni e le rinunce di questo giorno, che resta comunque di festa per noi e per tutto il popolo di Dio. 
 
Ecco alcuni estratti del Dialogo della Divina Provvidenza di Santa Caterina da Siena che credo possano alimentare la nostra preghiera oggi, giovedì della Settimana Santa. In essi la Santa Patrona d'Italia medita la dignità dei sacerdoti del Nuovo Testamento, dignità connessa con il mandato, loro affidato, di distribuire il Corpo e il Sangue del Figlio di Dio. 
 
«Nel lume della fede, secondo quello che ti è piaciuto di manifestare, conobbi la eccellenza e la grazia che hai data all'umana generazione [al genere umano], ministrando tutto Dio e tutto uomo nel corpo mistico della Santa Chiesa, e la dignità dei tuoi ministri, i quali hai posti che ministrino te a noi». 
 
«Essi sono i miei unti, e chiamoli miei cristi, perché l'ho dato a ministrare me a voi ... Questa dignità non ha l'angelo, e l'ho data all'uomo, a quelli che Io ho eletti per miei ministri». 
 
«E perciò ho ricevuto lume nella grandezza e carità tua per l'amore che hai manifestato che tu hai a tutta l'umana generazione, e singolarmente agli unti tuoi, i quali debbono essere angeli terrestri in questa vita». 
 
"Essere angeli terrestri in questa vita", lasciar trasparire attraverso il nostro essere uomini come tutti una dimensione di cielo perché Dio resti presente, e lo si possa riconoscere, su questa terra. 
Noi sacerdoti oggi domandiamo la preghiera di tutto il popolo di Dio perché con l'aiuto della grazia divina possiamo portare a termine il compito cui il Signore ci ha chiamati nel tempo del nostro pellegrinaggio terreno, a onore della Santissima Trinità e per la salvezza delle anime. 
 
Parrocchia Sacro Cuore di Gesù
Via Alcide de Gasperi n. 9
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