Pensiero del Parroco

Giovedì della seconda settimana di Pasqua
 
La moltiplicazione dei pani impressionò la prima comunità cristiana, fu uno dei gesti più eclatanti e clamorosi compiuti da Gesù; lo testimonia il fatto che tutti e quattro gli evangelisti la ricordano, anzi Matteo e Marco ben due volte.
 
Rispetto ai Sinottici, Giovanni non evidenzia più di tanto lo stato di fame della folla che segue Gesù ed è assiepata sulle rive del lago di Tiberiade. Non si dice che il giorno volga al tramonto e che sia necessario congedare la gente affinché essa possa provvedere a trovare cibo; né si sottolinea la compassione di Gesù per quelle persone che sono digiune da più giorni, alcune delle quali vengono pure da lontano e, quindi, non potrebbero far ritorno a casa senza venire meno nel cammino.
 
La scena nel quarto vangelo è fulminea: Gesù alza gli occhi, vede la grande folla che va verso di lui e a bruciapelo si rivolge a Filippo con quel «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?» che sconvolge l’apostolo. Giovanni annota che nel porre una tale domanda Gesù vuole ‘provare’ Filippo, quindi noi deduciamo che la moltiplicazione dei pani è compiuta da Gesù per i discepoli: essa è un segno non per la folla, ma per i discepoli. I discepoli devono capire che, se le necessità dell’annuncio evangelico sono immense e tra loro e queste la sproporzione è abissale, con Gesù non v’è da temere poiché è lui che scioglie il bandolo della matassa e conduce a soluzione i problemi. I pani non solo saranno sufficienti, ma avanzeranno e in abbondanza!
 
Il presente che viviamo e il futuro prossimo che va preparandosi ci interrogano come Chiesa. Dovremo ripensare a fondo le modalità con cui fino ad oggi abbiamo vissuto e proposto il vangelo, rispondendo a mutate condizioni di vita delle persone, in un contesto di bocche e cuori affamati. Se il solo soffermarvisi ci spaventa, considerando l’enorme mole di lavoro e di impegno che ci aspetta, il segno della moltiplicazione dei pani ci rincuora e ci dà fiducia: il Signore ha già alzato gli occhi e visto che una grande folla sta andando verso di lui. Al tempo stesso il segno della moltiplicazione dei pani ci ripropone la domanda fondamentale: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?».
 
E che risponderemo? ‘Alla mensa della tua grazia, Signore’.       
Parrocchia Sacro Cuore di Gesù
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