Santa Caterina da Siena, dottore della Chiesa e patrona d'Italia
Gesù disse: "Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza" (Matteo 11,25-26).
Dal 'Dialogo' di Santa Caterina da Siena, capitolo 134.
Allora quella anima, come ebbra ansietata e affocata d'amore, ferito il cuore di molta amaritudine, si volgeva alla somma ed eterna Bontà dicendo: - O Dio eterno, o luce sopra ogni altra luce, ché da te esce ogni luce! O fuoco sopra ogni fuoco! poiché tu sei solo quel fuoco che ardi e non consumi; e consumi ogni peccato e amor proprio che trovassi nell'anima; e non la consumi affliggitivamente ma la ingrassi d'amore insaziabile, perché saziandola non si sazia ma sempre ti desidera; ma quanto più t'ha più ti cerca, e quanto più ti cerca e più ti desidera, più ti truova e gusta di te, sommo ed eterno fuoco, abisso di carità!
O sommo ed eterno Bene, chi t'ha mosso, te Dio infinito, d'alluminare me tua creatura finita del lume della tua verità? Tu, esso medesimo fuoco d'amore ne sei cagione, perché sempre l'amore è quello che ha costretto e costringe te a crearci alla immagine e similitudine tua, e a farci misericordia, donando infinite e smisurate grazie alle tue creature che hanno in loro ragione.
O Bontà sopra ogni bontà! Tu solo sei colui che sei sommamente buono, e non di meno tu donasti il Verbo dell'unigenito tuo Figliuolo a conversare con noi, puzza e pieni di tenebre. Di questo chi ne fu cagione? L'amore, perché ci amasti prima che noi fossimo. O buono, o eterna grandezza, facesti te basso e piccolo per fare l'uomo grande. Da qualunque lato io mi volgo, io non truovo altro che abisso e fuoco della tua carità.
E sarò io quella misera che possa restituire alle grazie e a l'affocata carità che tu hai mostrata, e mostri tanto affocato amore in particolare oltre alla carità comune, e amore che tu mostri alle tue creature? No, ma solo tu, dolcissimo e amoroso Padre, sarai quello che sarai grato e conoscente per me; ciò è che l'affetto della tua carità medesima ti renderà grazie; perché io son colei che non sono. E se io dicessi d'essere alcuna cosa per me, io mentirei sopra il capo mio, e sarei mendace e figliuola del demonio, che è padre delle bugie. Poiché tu sei solo colui che sei, e l'essere, e ogni grazia che hai posta sopra l'essere ho da te, che mel desti e dài per amore, e non per debito.
