Pensiero del Parroco

Giovedì della quarta settimana di Pasqua (Gv 13,16-20)
 
Con oggi iniziamo la lettura dei discorsi dell'Ultima Cena i quali ci accompagneranno fino alla vigilia della Pentecoste.
Il brano odierno viene subito dopo la lavanda dei piedi e fa parte del commento di Gesù al gesto che ha appena compiuto nei confronti degli apostoli. Gesù ha commentato e spiegato il senso della lavanda dei piedi, ecco che cosa annotiamo in prima battuta; lo ha fatto perché non vi fossero fraintendimenti, visto l'inaudita portata dell'atto.  
Riprendendo un detto che si trova simile nel vangelo di Matteo (Mt 10,24) e in quello di Luca (Lc 6,40), Giovanni evidenzia il fatto che il discepolo da un pericolo soltanto deve guardarsi pena la sua fine, in quanto discepolo, e il divenire altro, ma non discepolo, e quindi la perdita della salvezza. Qual è questo pericolo mortale? Il voler prendere il posto del maestro, presumere d'essere più grande di lui. A dire il vero Giovanni si rifà alla coppia servo-padrone e inviato-mandante, tuttavia nel mutare delle immagini non cambia il senso di fondo che è quello di mettere sull'avviso di non considerarsi più grandi di Gesù, e al quale è legata una beatitudine. Si tratta di un 'sapere' non tanto intellettuale quanto sapienziale ed esistenziale ("Sapendo queste cose") che mette in moto le corde più nascoste del nostro cuore e proprio per questo molto più operativo ed efficace; un sapere che è grazia, dono, e che siamo chiamati a domandare con fede nella preghiera; un sapere che custodisce il cuore nella pace e lo preserva da ogni agitazione e inquietudine, entrambe figlie della superbia. Quante volte, invece, ci dimentichiamo d'essere servi e inviati e cessiamo, quindi, dalla condizione di discepoli e a quale prezzo. Ci farà bene, allora, meditare queste parole che Gesù rivolse a Santa Caterina da Siena: «Sai, figliola, chi sei tu e chi sono io? Se saprai queste due cose, sarai beata. Tu sei quella che non è; io, invece, Colui che sono. Se avrai nell'anima tua tale cognizione, il nemico non potrà ingannarti e sfuggirai da tutte le sue insidie; non acconsentirai mai ad alcuna cosa contraria ai miei comandamenti, e acquisterai senza difficoltà ogni grazia, ogni verità e ogni lume».
Parrocchia Sacro Cuore di Gesù
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