Verso la Pentecoste
Lunedì della settima settimana di Pasqua
Siamo entrati nella settima e ultima settimana del tempo di Pasqua che è caratterizzata dall'attesa della Pentecoste, la grande solennità cinquanta giorni dopo la Pasqua.
La colletta della Messa di oggi ci fa domandare Venga su di noi, o Padre, la potenza dello Spirito Santo perché aderiamo pienamente alla tua volontà, per testimoniarla con amore di figli.
Lo Spirito di Gesù e del Padre realizza in noi l'adesione alla volontà di Dio, infonde il gusto del bene e della virtù, ci attrae verso ciò che il Padre desidera e si aspetta da noi. Si tratta di un'adesione "piena", non parziale, bensì totale. Lo Spirito Santo rimuove ogni ostacolo e impedimento che si frappongono tra noi e la volontà del Padre così che la accogliamo con docilità e prontezza e la testimoniamo "con amore di figli". Che bella quest'ultima sottolineatura! Abbracciare la volontà di Dio e testimoniarla con amore di figli: far trasparire che la volontà di Dio non è un fardello o il male minore, ma proprio il respiro della nostra vita. Quante volte, invece, facciamo sì la volontà di Dio, ma con quali musi! Come se non potessimo agire diversamente, costretti, rassegnati, da servi ma non da figli, avendo quale interlocutore un padrone, non un padre dolcissimo e amante del nostro vero bene.
Vieni, Santo Spirito, vieni per Maria.
Oggi la Chiesa fiorentina festeggia la memoria di Santa Maria Maddalena de' Pazzi, patrona del Seminario Arcivescovile Fiorentino, le cui spoglie riposano nel Monastero Carmelitano di Via dei Massoni a Firenze.
La nostra preghiera si indirizza in particolare al Seminario, ai formatori e agli aspiranti al sacerdozio nella nostra chiesa diocesana, alle monache carmelitane che custodiscono la memoria e il corpo di Santa Maria Maddalena e a tutti i sacerdoti, vivi e defunti, che si sono formati nel Seminario del Cestello a Firenze dove Santa Maria Maddalena visse, ebbe estasi ed altre esperienze mistiche, scrisse lettere e opere varie sul rinnovamento della Chiesa. Domandiamo, infine, al Signore nuove, fervorose vocazioni al sacerdozio.