Verso la Pentecoste
Mercoledì della settima settimana di Pasqua
Padre misericordioso, fa' che la tua Chiesa, riunita dallo Spirito Santo, ti serva con piena dedizione e formi in te un cuore solo e un'anima sola.
Lo Spirito Santo è sorgente e vincolo di unità nella Chiesa.
Egli raduna la moltitudine dei credenti in un unico corpo, in un'unica compagine e la rende un popolo, il popolo di Dio che ha per capo Cristo risorto ed è segno e primizia del Regno di Dio nel mondo. Lo Spirito realizza in tal modo l'ardente richiesta di Gesù al Padre: «Padre Santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi» (Gv 17,11b). Può e compie ciò perché Egli procede dal Padre e dal Figlio ed è il vincolo di comunione e di amore del Padre e del Figlio; lo Spirito che è la comunione di amore del Padre e del Figlio dà vita alla comunione della Chiesa, attrae i cuori dei credenti a Cristo e unendoli al sommo Pastore delle loro anime li spinge e muove gli uni verso gli altri. "Un cuore solo e un'anima sola": tale era la prima comunità cristiana secondo At 4,32, nella quale lo Spirito Santo operò meraviglie su meraviglie.
Il frutto della comunione generata dallo Spirito?
«Perché abbiano in sé stessi la pienezza della mia gioia» afferma il Signore in Gv 17,13: la pienezza della gioia di Gesù. Qual è la gioia di Gesù? Nel vangelo di Luca si legge a 10,21: «Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: "Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra"»: la gioia di Gesù è l'esultanza nello Spirito che gli fa rendere lode al Padre. Avere in noi stessi la pienezza della gioia di Cristo, dunque, vuol dire essere ricolmi dello Spirito, lodare il Padre e così conseguire il fine per il quale siamo stati creati che è proprio la lode di Dio e la salvezza della nostra anima.