Pensiero del Parroco

Natale è alle porte.

Come ci prepariamo?

Sono molteplici le incombenze di queste ultime ore prima della festa, su tutti i fronti: si sistema in casa, ci si organizza per i pasti che consumeremo con le persone a noi care, ci scambiamo i regali, in parrocchia siamo presi dall'allestimento della chiesa e dall'organizzazione dello spettacolo dei ragazzi.

Sono molteplici le incombenze e, diciamolo francamente, tutto questo ci rallegra e, anche se costa pazienza e nervi saldi, lo facciamo volentieri e, sinceramente, se non ci fosse, non sarebbe Natale.

Molti di noi arrivano a questo Natale affaticati, stanchi, provati dalla vita, con prospettive non proprio invidiabili.

Altri ci avviciniamo alla festa nella serenità, quella che la vita può darci, con un carico di soddisfazioni e di realtà belle e positive.

Rimane la domanda: come ci prepariamo?

La liturgia della Chiesa, ancora una volta, ci educa e istruisce proponendoci la lettura degli avvenimenti che precedettero la nascita di Cristo; avvenimenti che hanno al centro dei personaggi con un'identità ben precisa.

Zaccaria, padre di Giovanni Battista, che, finito il tempo del mutismo, si scioglie in un cantico di benedizione e di lode a Dio, il 'Benedictus'.

Elisabetta, madre di Giovanni Battista, che, ferma, si impone sui parenti perché a suo figlio venga messo il nome Giovanni.

Maria, madre di Gesù, che pronuncia il suo sì all'angelo e si prende cura dell'anziana cugina in dolce attesa, dimentica della sua gravidanza.

Contemplando il mistero di Dio che viene nel mondo, anche noi come Zaccaria, nonostante tutto, vogliamo vivere la festa nella lode a Dio e benedire il Signore: Gesù bambino, Dio fatto uomo, è il motivo per cui lodare e benedire, ogni giorno e in ogni stagione della nostra vita, il Signore.

Come Elisabetta vogliamo rimanere fedeli alla parola di salvezza del Vangelo, e ciò proprio quando essa ci domanda di dire e mettere in atto ciò che non rientra negli schemi e nelle attese dei più; Gesù bambino, Dio fatto uomo, ci testimonia la fedeltà di Dio alle sue promesse, segno di fedeltà che ci spinge a fedeltà.

Come Maria vogliamo metterci a servizio del prossimo che è nel bisogno e dimenticare noi stessi per ritrovarci in Dio; Gesù bambino, Dio fatto uomo, è Dio che lascia il suo trono di gloria nei cieli e viene a condividere la fragilità e la povertà dell'uomo.

Lodare e benedire Dio, rimanere fedeli alla parola di salvezza, dimenticarci per ritrovarci in Dio: sia questa la grazia che le ore dell'attesa del Natale riversano su noi e su tutta la Chiesa.

Buona attesa del Natale a tutti.

Don Massimo, parroco.

Parrocchia Sacro Cuore di Gesù
Via Alcide de Gasperi n. 9
Campi Bisenzio, (FI) - 50013
0558963367
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