Pensiero del Parroco

In questa Quinta Domenica di Pasqua la Parola di Dio della Messa ci pone dinanzi il mistero della Chiesa come segno e strumento della misericordia divina nel mondo.

Nel Cenacolo, durante l'Ultima Cena, Gesù consegna agli apostoli il comandamento nuovo dell'amore fraterno quale segno distintivo del loro essere uno in Cristo e del loro appartenere a Cristo. Quando nella Chiesa le membra, cioè noi, si vogliono bene e si aiutano reciprocamente - a partire dalle nostre famiglie per arrivare alle parrocchie, alle associazioni ecc. e su su -, è Cristo che viene glorificato, cioè manifestato, e in lui Dio e la potenza del suo amore che vince ogni barriera e ogni divisione, abbatte i muri e costruisce ponti.    

Nella grandiosa visione della Gerusalemme celeste il libro dell'Apocalisse vede il compimento della figura della dimora dell'Esodo, in forma di tenda, che ospitava la presenza di Dio durante la permanenza degli Israeliti nel deserto: la Chiesa è il luogo in cui, in virtù della risurrezione di Cristo, il Signore accompagna gli uomini e le donne di oggi nel cammino della vita, li raduna in unità, dispensando la sua consolazione e la sua grazia che rinnova i cuori. 

Ad Antiochia di Siria, di ritorno dal loro primo viaggio apostolico, Paolo e Barnaba narrano a tutta la comunità, radunata in assemblea, ciò che Dio ha compiuto tramite le loro persone: nella Chiesa tutti gioiscono delle gioie dei fratelli e delle sorelle, tutti piangono i dolori e i lutti dei fratelli e delle sorelle.

Come, dunque, risuonano profetiche e attuali le parole di Papa Francesco nella Bolla di Indizione del Giubileo della Misericordia al n. 10:

L’architrave che sorregge la vita della Chiesa è la misericordia. Tutto della sua azione pastorale dovrebbe essere avvolto dalla tenerezza con cui si indirizza ai credenti; nulla del suo annuncio e della sua testimonianza verso il mondo può essere privo di misericordia. La credibilità della Chiesa passa attraverso la strada dell’amore misericordioso e compassionevole. La Chiesa « vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia ».Forse per tanto tempo abbiamo dimenticato di indicare e di vivere la via della misericordia. La tentazione, da una parte, di pretendere sempre e solo la giustizia ha fatto dimenticare che questa è il primo passo, necessario e indispensabile, ma la Chiesa ha bisogno di andare oltre per raggiungere una meta più alta e più significativa. Dall’altra parte, è triste dover vedere come l’esperienza del perdono nella nostra cultura si faccia sempre più diradata. Perfino la parola stessa in alcuni momenti sembra svanire. Senza la testimonianza del perdono, tuttavia, rimane solo una vita infeconda e sterile, come se si vivesse in un deserto desolato. È giunto di nuovo per la Chiesa il tempo di farsi carico dell’annuncio gioioso del perdono. È il tempo del ritorno all’essenziale per farci carico delle debolezze e delle difficoltà dei nostri fratelli. Il perdono è una forza che risuscita a vita nuova e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza.

Buona domenica e buona settimana a tutti.

Don Massimo, parroco.

 

Parrocchia Sacro Cuore di Gesù
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