Pensiero del Parroco

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Il racconto delle tentazioni di Gesù nel deserto è posto all'inizio della Quaresima (siamo alla prima domenica) come termine di paragone per l'itinerario di preparazione alla Pasqua e, anzi, di tutto il cammino nella fede che si realizza nell'esistenza.

La posta in gioco è alta: di chi ci fidiamo? Da chi aspettiamo la salvezza? In quali mani vogliamo consegnare la nosta vita?

Gesù non stanca di ripeterci: fidatevi del Padre, dal Padre sperate e aspettate la salvezza, rimanete attaccati a lui e a lui consegnatevi.

Sono le risposte di Gesù al tentatore, tutte tratte dalla Sacra Scrittura, a precisare i termini di questo appello che ogni prova, che ogni tentazione, rinnova ponendoci dinanzi alla scelta: o dalla parte del Padre o altrove.

Il Padre è colui che può sovvenire alle tue necessità, a tutte le tue necessità, ma tu devi avere fiducia nella sua Provvidenza e non anticipare, invece, i tempi, magari contando su un tuo reale potere di intervento sulle cose e sulle persone (che rimane sempre dono fatto da Dio alla tua vita e che non puoi mai trasformare in strumento di tornaconto personale).

Questa fiducia illimitata nella Provvidenza del Padre, però, deve essere umile e non può diventare il pretesto per sfidare la bontà di Dio: sia invocandola a sproposito, come se ti fosse dovuta, sia giustificando in suo nome pratiche e gesti che non si accordano con la volontà del Signore.

E comunque sappi che proprio su questa fiducia sarai chiamato a rispondere al quesito nelle mani di chi vuoi consegnarti e ai piedi di chi vuoi stare; di chi vuoi essere alle dipendenze e al servizio: il tentatore ti mostrerà potenza e gloria mondana (successo, potere, vita facile, soldi, lussuria, godimento), il Padre ti farà intravedere un colle roccioso, brullo, ripido, tale da far distogliere da esso lo sguardo, su cui si erge una croce.

Allora, tu, ai piedi di chi ti getterai?  

"Ed ecco degli angeli lo servivano", cioè gli davano da mangiare, quel mangiare che aveva rifiutato dall'avversario.

Gesù ha avuto fiducia illimitata e umile nel Padre, è rimasto ai suoi piedi, sempre; e il Padre ha contraccambiato, ha restituito: sfamandolo dopo i giorni del digiuno nel deserto, risuscitandolo dalle angosce della morte e facendolo sedere alla sua destra.

Dio restituisce gratuitamente e in abbondanza ciò a cui rinunciamo per amore suo e premia la fedeltà che cerchiamo di mostrargli.

Ma noi ne siamo proprio convinti?

Buona domenica a tutti.

Don Massimo, parroco.

   

Parrocchia Sacro Cuore di Gesù
Via Alcide de Gasperi n. 9
Campi Bisenzio, (FI) - 50013
0558963367
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
2274863
Oggi
Ieri
Ultimo mese
335
1011
27617

Utilizziamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza nel nostro sito. Questo sito utilizza i cookie, anche di terze parti, per inviarti messaggi promozionali personalizzati. Per saperne di più, conoscere i cookie utilizzati dal sito ed eventualmente disabilitarli. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti all’utilizzo dei cookie.