Il Triduo pasquale della Passione, Morte, Sepoltura e Risurrezione del Signore ha inizio con la celebrazione eucaristica della Cena del Signore.
In questa Eucaristia la Chiesa commemora l'Ultima Cena di Gesù con i suoi apostoli nel Cenacolo a Gerusalemme.
Nell'intimità della mensa Gesù dona alla Chiesa nascente il suo Corpo e il suo Sangue nei segni sacramentali del pane e del vino, istituisce gli apostoli sacerdoti del Patto con Dio che Egli di lì a poco inaugurerà e sigillerà nel suo sangue, comanda ai discepoli di fare del comandamento dell'amore fraterno il perno della vita della comunità dopo la sua partenza da questo mondo e nell'attesa del suo ritorno.
Un clima di intimità e di profonda comunione caratterizza questa liturgia che apre i riti pasquali.
In questo clima Gesù lava i piedi agli apostoli, preannuncia il dono dello Spirito Santo, prega il Padre per i suoi.
Il mondo è fuori che aspetta, è lì pronto a sguainare la spada, ma adesso, nel Cenacolo, è lontano: ci sono soltanto Gesù e gli apostoli.
La Cena del Signore vuole proprio ricordarci come vivere i giorni della Pasqua: in intimità e in profonda comunione con Gesù: nella preghiera personale, nella partecipazione ai riti della Chiesa, nell'offerta delle proprie croci e della propria vita al Padre.
Nell'intimità del Cenacolo Gesù ha donato agli apostoli grazie su grazie.
Nell'intimità della preghiera, dell'offerta di sé, delle celebrazioni pasquali della Chiesa Gesù vuole donare a noi oggi grazie su grazie.
Buon Giovedì Santo a tutti.
Don Massimo, parroco.