Venerdì Santo: giorno della Passione e della Morte del Signore, giorno in cui il mondo viene riconciliato con Dio nel sangue di Cristo.
Che cosa strana, che la pace e la riconciliazione debbano passare dal sangue.
Quanto sangue viene versato in una guerra prima che si giunga all'armistizio e al trattato di pace.
Quanto sangue viene sparso nelle famiglie dilaniate da faide e da rancori prima che si arrivi a un punto di equilibrio.
E potremmo continuare all'infinito nella contemplazione di questo mistero; il mistero dello spargimento della vita perché venga la vita.
La pace e la riconciliazione con Dio passano dal sangue di Cristo.
E' un dio assetato di sangue il Padre, forse?
Se così fosse, noi non potremmo che volgere lo sguardo dall'altra parte, inorriditi da e per tanta crudeltà e spietatezza.
Noi sappiamo, però, che non è così, che non può essere così.
C'è una lotta, una guerra in corso: è una guerra che ha origini lontane, nella notte dei tempi dell'umanità; una guerra il cui campo di battaglia è l'uomo e il suo cuore; una sfida lanciata contro il Padre e il suo amore misericordioso, figlia dell'invidia di colui che non può tollerare che l'uomo sia di Dio, ami Dio, volga mente e cuore a Dio.
E, come ogni guerra, sparge sangue, consuma sangue, divora sangue: vite spezzate e piegate dal male e dal peccato.
C'è una guerra in corso e c'è bisogno di sangue per combatterla e per vincerla: per questo Cristo ha versato il suo sangue: per vincere la guerra ingaggiata dalle potenze infernali e trasferire l'uomo dalle tenebre nel regno del Padre; per far sì che l'uomo nuovamente potesse volgersi a Dio e amarlo.
Non è un dio assetato del sangue del Figlio, una sorta di riedizione del Crono del mito greco che divorava i suoi figli perché temeva che questi gli prendessero il posto.
Ma è un Padre amoroso: sostiene il Figlio suo, lo incoraggia: 'Nel tuo sangue, Figlio mio, è la salvezza del mondo. Io sono con te. Tu sii saldo e offriti. La vittoria non tarderà'.
Buon Venerdì Santo a tutti.
Don Massimo, parroco.
