'Christòs anèsti, alithòs anèsti': Cristo è risorto, veramente è risorto.
Questo è il saluto che i fratelli dell'Ortodossia si scambiano nel giorno di Pasqua.
Questo è il saluto che risuona nel Vangelo: 'Il Signore è veramente risorto ed è apparso a Simone'.
Domenica di Pasqua - Risurrezione del Signore: Gesù ha vinto la morte ed è risorto nel suo vero corpo.
La risurrezione si compie nel corpo morto di Cristo che risuscita a vita nuova ed entra nella condizione della gloria e del trionfo, sottratto per sempre alla morte e alle fragilità e alle debolezze della natura umana ferita dal peccato.
La risurrezione di Cristo è annuncio che la salvezza di Dio ci raggiunge in tutto il nostro essere: anima e corpo.
La risurrezione di Cristo non ha niente a che vedere con vaghi spiritualismi che oggi vanno tanto di moda, si preoccupano di un generico benessere interiore consistente in una egoistica affermazione di sé e tralasciano la parte corporea, relegata a solo fitness.
La risurrezione di Cristo ci dice che anche il nostro corpo, adesso ancora soggetto alla provvisorietà e alla morte, parteciperà della gloria e della beatitudine.
La risurrezione di Cristo ci invita a prenderci cura di tutto l'uomo e di tutti i suoi bisogni: del corpo e dello spirito.
'Christòs anèsti, alithòs anèsti': Cristo è risorto, veramente è risorto.
Santa Pasqua a tutti.
Don Massimo, parroco.