Il Vangelo della quattordicesima domenica del tempo 'per annum' ci pone dinanzi alla preferenza di Dio: 'hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli', così Gesù in una sua preghiera di lode al Padre.

I piccoli, cioè il popolo umile e semplice, illetterato e, perciò, incapace di leggere la Sacra Scrittura, riconosce, nelle parole e nei miracoli compiuti da Gesù, la venuta del Signore Dio in mezzo al suo popolo, il compimento delle profezie (vedi la prima lettura, la profezia di Zaccaria 9, 9-10).

I sapienti e i dotti, ovvero i dottori della Legge, gli esperti, i maestri in Israele - coloro che avevano tutte le competenze, in partenza, per individuare i segni dei tempi del Messia - questi, rifiutando Gesù, si precludono l'accesso al Regno di Dio.

'Hai nascosto, hai rivelato'.

Dio fa preferenze, il Vangelo fa preferenze, Cristo fa preferenze, ci piaccia o no.

I poveri, gli emarginati, gli esclusi, coloro che non contano, le vittime della tecnica e della finanza, gli anziani abbandonati, i senza tetto e i senza lavoro, i migranti e gli scampati alla furia cieca della guerra e della violenza, gli analfabeti, i malati e potremmo continuare: folle e folle di derelitti, di scartati (ricordiamoci dei moniti del Papa contro 'la cultura dello scarto'), nei quali Cristo si è identificato, rappresentati dall'orfano, dalla vedova e dal forestiero cui va la protezione del Dio di Israele, compresi tutti nel Signore Gesù crocifisso.

E questo dà tanto fastidio.

Perché, implicitamente o no, il modello di uomo, propinato dal mondo, è il superuomo, è la star, è lo 'special guest', è il divo, quello che riesce, che fa fortuna, che è autosufficiente e, potendo, volentieri fa a meno della mano tesa del prossimo.

Sii meno superuomo, sii meno superdonna, sii semplicemente uomo, semplicemente donna: apriti al prossimo e all'umanità dolorante che ti sta intorno.

Allora inizierai a riconoscere i segni della presenza del Messia nella tua vita e i misteri del Regno di Dio ti saranno rivelati.