Pensiero del Parroco

Il 13 maggio 1917, mentre infuriava il primo conflitto mondiale, in uno sperduto borgo del Portogallo la Madonna appariva a tre fanciulli: era l'inizio di quello che è passato alla storia come il messaggio di Fatima e che senza dubbio costituisce uno dei capitoli più affascinanti della storia d'amore di Dio con l'uomo.

Fatima ci ricorda, a distanza di novantanove anni, più cose, tutte altrettanto importanti per chi voglia intraprendere un robusto cammino di sequela del Cristo:

1) Dio sceglie gli ultimi e gli umili e tiene alla larga i sapienti e i superbi. Da sempre è così: fin da quando furono i pastori, gli infimi della scala sociale del tempo, a essere incaricati dall'angelo di annunciare l'incarnazione del Verbo. Agli occhi di Dio non contano le precedenze e le gerarchie formali, ma brillano quei cuori disposti a servirlo e che riconoscono la propria piccolezza nei suoi confronti. Non hanno niente da insegnare a Dio, ma solo da imparare da lui. 

2) La vita eterna fa da sfondo e rende giustizia alla vita terrena. L'insistenza sull'inferno, sulla conversione dei peccatori e sulla necessità di fare sacrifici per la loro salvezza non è per gettare nella paura e nel timore le anime, ma richiama la realtà dell'eternità. Questa ci fa relativizzare la vita nel tempo, evitando di innalzarla a idolo che finirebbe per renderci suoi schiavi. La vita eterna è la migliore garanzia della nostra libertà in questo mondo.

3) Con il male bisogna fare i conti, ma Dio è più forte. Fatima ci restituisce una visione vera della realtà e ci strappa alla bolla di sapone in cui da più parti si vorrebbe che vivessimo. Il male è all'opera, il maligno anche e i suoi figli e le sue figlie, ma Cristo nella risurrezione ha vinto il peccato e la morte e ci rende partecipi e cooperatori della sua vittoria. Possiamo, dunque, stare in questa vita con i piedi per terra, godendone le gioie e le allegrie, sapendo che non ci è tolta la fatica del vivere e della scelta, ma che è possibile contare sull'aiuto certo della grazia del Signore.

4) Maria è dalla nostra parte e la devozione a lei ci educa a Cristo. Fatima riafferma la maternità spirituale di Maria, che è tutta protesa verso i suoi figli per i quali domanda nient'altro che essi si incontrino con Cristo e approdino alla felicità autentica. In Maria possiamo confidare, dunque, a Maria possiamo guardare per andare a Cristo. Pregare Maria e con Maria nel Rosario ci educa a sviluppare in noi i sentimenti che furono nel Signore Gesù e l'intercessione di lei ci ottiene di viverli e lasciarci trasformare da essi. 

Buon 13 maggio a tutti! Vi aspetto a Messa e al Rosario!

Don Massimo, parroco.

Parrocchia Sacro Cuore di Gesù
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Campi Bisenzio, (FI) - 50013
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