"Nascesse mille volte Gesù a Betlemme, se non nasce in te, saremmo perduti in eterno".
A esprimersi così è il mistico tedesco Angelo Silesio del XVII secolo e personalmente credo che ci possano essere d'aiuto per prepararci a celebrare il Natale di Nostro Signore Gesù Cristo.
Che Cristo nasca in noi, che Cristo nasca in me: questo deve essere il desiderio ardente che ci brucia nel petto e ci fa esclamare, davanti al Bambino del presepio, 'Gloria a Dio e pace in terra agli uomini che egli ama'.
Che Cristo nasca in me perché Egli è venuto per me, perché Egli viene per me, perché Egli verrà per me.
Che Cristo nasca in me perché la festa non passi invano e diventi un giudizio d'accusa presso il trono di Dio.
Che Cristo nasca in me perché Egli è il Salvatore, il Redentore.
Che Cristo nasca in me e io capisca che quanto avvenne a Betlemme duemiladiciassette anni or sono è accaduto perché si compia e si realizzi oggi, qui, ora.
In questa quarta domenica di Avvento, a ridosso del Natale, è ancora una volta la Madonna a indicarci la strada perché Cristo nasca in noi, in me; e la Madonna dell'Annunciazione, la Vergine Annunziata.
'Eccomi, sono la serva del Signore', dice la Madonna dell'Annunciazione: 'serva', il termine tecnico per indicare lo schiavo, colui che è nelle mani del padrone e dipende tutto da lui.
Servi di Cristo, servi del Vangelo, a suo servizio: verso i poveri, i bisognosi, gli emarginati, i sofferenti, i lontani, i girovaghi della vita.
Servi e serve dell'Umanato Verbo di Dio: per dire a tutti che Dio è vicino, cammina con noi, è in noi.
Santa attesa del Natale.