Pensiero del Parroco

Nella prima domenica dopo la Pentecoste la Chiesa celebra la solennità della Santissima Trinità.

La professione di fede nel Dio uno e trino, un solo Dio in tre Persone uguali e distinte, è al cuore del credo cristiano. Non si è cristiani se non si crede nell’Unità e nella Trinità di Dio, nel cui nome riceviamo il Battesimo: ‘Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo’, ci facciamo il segno della croce, iniziamo le celebrazioni liturgiche, su tutte la Santa Messa.

Forse il mistero trinitario può apparirci un rompicapo astruso, lontano dalla vita quotidiana.

Ora, senz’altro esso sfugge ultimamente a ogni nostro tentativo di afferrarlo e inquadrarlo nelle categorie cui di solito facciamo ricorso per capire la realtà. Dio rimane sempre Dio e noi, per quanto creati a sua immagine e somiglianza, siamo e restiamo creature.

Eppure, alla luce della Rivelazione biblica, il mistero trinitario assume contorni sorprendenti, che meravigliano e scaldano il cuore, che generano in noi una sollecitazione positiva e provocano una risposta. 

Il Dio uno e trino crea le cose, il mondo, l'uomo dal nulla: per amore e con amore, per grazia e con meticolosità, contemplando esso stesso la sua opera; chiama alla vita perché è vita in se stesso dall'eternità (prima lettura). 

Egli ama e riversa il suo amore nei cuori dei credenti, e non semplicemente in senso psicologico - mi sento amato da Dio -, ma reale, quasi fisico oserei dire: il dono dello Spirito Santo, che dimora in noi per il Battesimo e la Cresima, che è la carità increata stessa. Lui, lo Spirito, abita e agisce in noi! Come presenza oggettiva, non unicamente percepita (seconda lettura).

Il Dio uno e trino parla, non rimane muto. E le sue parole sono quelle che escono dalla bocca di Gesù: parole di tenerezza, parole di incoraggiamento, parole di promessa; parole che danno voce ai sentimenti custoditi e provati da Dio nelle profondità del suo essere (il Vangelo).

Il Dio uno e trino crea, riversa il suo amore, parla.

Più che da capire, scervellandosi la mente, c’è da accogliere e lasciarsi accogliere, abbracciare e lasciarsi abbracciare, aprire il cuore e lasciarsi aprire il cuore.

Santa festa della Trinità a tutti.

Don Massimo, parroco.

Parrocchia Sacro Cuore di Gesù
Via Alcide de Gasperi n. 9
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