Pensiero del Parroco

Nella prima domenica di Quaresima ascoltiamo l'episodio delle tentazioni di Gesù nel deserto, quest'anno nella versione dell'evangelista Marco.
Poiché Gesù visse in totale solitudine questo tempo di prova, necessariamente dobbiamo concludere che, se i primi cristiani ne hanno conservato il ricordo, ciò si deve alla parola autoritativa di Gesù stesso che lo narrò egli stesso agli apostoli. Questi, anche dopo la risurrezione, dunque dopo avere fatta esperienza della condizione gloriosa del Signore risorto, vittorioso sul peccato e sulla morte, continuarono ad attribuire un posto ragguardevole nella loro predicazione al fatto delle tentazioni. Posto all'inizio, anzi ancor prima del ministero pubblico, l'episodio divenne, nella comprensione della vita del Signore illuminata dallo Spirito Santo, rivelativo dell'intera esistenza terrena di Gesù. 
Rivelativo in che senso?
Nel senso che nelle tentazioni nel deserto è sintetizzata la vicenda del Gesù storico: la sua obbedienza filiale al Padre e al suo disegno di salvezza nella docilità all'ispirazione dello Spirito, lo scatenarsi contro da parte del demonio con il presentare di continuo a Gesù e alla sua libertà l'altra alternativa di vita possibile, quella del messianismo potente e mondano. Uno scontro titanico di forze in campo, insomma, dalle prime manifestazioni di incredulità sorte fra i nazaretani, alla prova suprema della Passione e della Morte, e Gesù al centro: Gesù colmo dell'unzione dello Spirito Santo e sempre alla ricerca dell'intimità con il Padre, vittorioso prima sul demonio nel deserto, poi durante il ministero pubblico per giungere alla croce e al segno grandioso della risurrezione.  
Ora, la vicenda del Gesù storico è anche la nostra vicenda. 
Anche noi abbiamo ricevuto nel battesimo l'olio dell'unzione, lo Spirito Santo che ha fatto di noi i figli adottivi di Dio, e questa unzione, come afferma San Giovanni nella sua prima lettera, ci istruisce, è veritiera, non mentisce, ci guida alla pienezza della vita in Cristo. Anche noi viviamo nel deserto. Il deserto è il luogo dell'intimità con Dio, ma è anche il luogo della prova e delle grandi decisioni. Tutta la nostra vita è segnata dalla prova con la quale cresciamo nella fedeltà a Dio e la nostra amicizia con lui è saggiata, le decisioni si manifestano all'angolo di ogni giornata, di ogni stagione e ci domandano continuamente una presa di posizione, se rimanere fedeli al Signore o avventurarci per altri sentieri. Tutta la nostra esistenza sulla terra è una grande campo di battaglia al centro del quale ci siamo noi con la nostra libertà, con la nostra creaturalità così tanto fragile ed esposta alle intemperie, ma anche con i doni di grazia che ci sono stati partecipati quando siamo venuti alla fede. L'olio dell'unzione ci sospinge nel deserto, ci fa entrare nella prova e lì ci assiste perché mediante essa, rimanendo fedeli al Signore, possiamo crescere nella conoscenza di lui e diventargli sempre più simili. 
La Quaresima è il tempo in cui siamo chiamati a prendere una rinnovata coscienza del nostro battesimo. Ora, la questione in gioco è proprio questa: ci rendiamo conto di questa unzione? Ci crediamo? I doni di grazia sono molteplici: ce ne siamo forse dimenticati?  
Parrocchia Sacro Cuore di Gesù
Via Alcide de Gasperi n. 9
Campi Bisenzio, (FI) - 50013
0558963367
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
2285514
Oggi
Ieri
Ultimo mese
338
962
27617

Utilizziamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza nel nostro sito. Questo sito utilizza i cookie, anche di terze parti, per inviarti messaggi promozionali personalizzati. Per saperne di più, conoscere i cookie utilizzati dal sito ed eventualmente disabilitarli. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti all’utilizzo dei cookie.