In una delle mie classi, non mi ricordo quale, mercoledì scorso ho citato ho citato il saluto pasquale caratteristico della tradizione ortodossa: Christòs anèsti, alithòs anesti, Cristo è risorto, veramente è risorto.
La risurrezione non è un mito o una leggenda.
La risurrezione è un evento che è realmente accaduto.
Cristo è risorto 'nel suo vero corpo', come afferma il ricordo proprio della festa nella preghiera eucaristica.
Veramente, realmente la carne umana di Gesù è passata dalla morte alla vita, è uscita dal buio della morte e non ha conosciuto la corruzione del sepolcro.
Dichiara con forza San Paolo che, se Cristo non è risorto, vuota e vana è la fede in lui e il cristiano resta ancora nel peccato (cfr 1 Cor 15,12-19).
La risurrezione di Cristo nel suo vero corpo è il fondamento di tutto.
Se Cristo è risuscitato nel suo vero corpo, tutto sta in piedi.
Se Cristo non è risuscitato nel suo vero corpo, tutto cade.
Perché noi non siamo soltanto spirito, siamo anche corpo e la salvezza o interessa anche il nostro corpo o salvezza non è.
Un mito non ha mai salvato nessuno né salverà alcuno, tanto meno una leggenda, ma un evento, un fatto sì.
'Ora Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti' (1 Cor 15,20).
Il Signore risuscitato e glorificato ci confermi in questa fede oggi, sempre e nell'ora della nostra morte.
Santa Pasqua a tutti.