Pensiero del Parroco

L'Ascensione è la prima delle due grandi solennità che sigillano i giorni della Pasqua iniziati con la domenica di Risurrezione. Diciamocelo francamente: un po' ci siamo attardati, un po' ci siamo lasciati andare, la Pasqua si è allontanata giorno dopo giorno e ci siamo riabituati a cantare l'alleluia e a recitare il 'Gloria'. Ora, l'Ascensione e la Pentecoste vengono a scuoterci perché di nuovo lo sguardo sia fisso su Cristo risorto che dona il suo Spirito.
La seconda lettura è tratta dal capitolo quarto della Lettera agli Efesini nel quale Paolo legge in riferimento a Cristo il salmo 68 che Ravasi definisce il 'Te Deum' di Israele: 'Ascendendo in alto, ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini', così Paolo. 
Il verso 19 del salmo 68 contempla Jahwè che sale trionfale verso il santuario di Gerusalemme dopo la vittoria sui nemici di Israele. L'immagine è quella del corteo di vittoria, che è tipico nell'antichità, con i prigionieri di guerra esposti alla pubblica berlina da parte del popolo vincitore. Esso suona così: 'Sei salito in alto e hai fatto prigionieri - dagli uomini hai ricevuto tributi'. Paolo apporta delle modifiche a questo testo: se il salmo 19 si rivolge direttamente a Jahwè con la seconda persona, Paolo utilizza la terza persona per parlare indirettamente di Cristo. Jahwè riceve doni e tributi, Cristo distribuisce doni. Ciò si spiega con l'esigenza di Paolo di fornire un appoggio biblico a quanto affermato nel verso 7: 'A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo', secondo una metodologia esegetica allora comune. Per Paolo, dunque, Cristo risorto entra nella gloria del Padre ed è costituito da Dio sovrano e signore dell'universo. Con sé in cielo egli porta noi prigionieri del peccato, ma ora giustificati per la fede e resi servi dell'Altissimo, e dal cielo distribuisce e dispensa ai credenti i beni pasquali e i tesori della sua grazia.
L'Ascensione del Signore, dunque, è ciò che Paolo intravede nel compimento del salmo 68 e non solo la realtà dell'Ascensione in sé, ma anche i suoi frutti: la nostra liberazione e i doni pasquali sui quali Paolo si sofferma nel brano che ascoltiamo oggi: la chiamata alla santità, l'unità dello spirito e il vincolo della pace, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, i carismi e i ministeri della comunità ecclesiale, la misura della pienezza di Cristo!
Noi siamo i prigionieri che Cristo risorto ha riscattato con la sua Pasqua, ai quali ha spalancato le porte del cielo.
Noi siamo i destinatari e i beneficiari dei tesori di bene che la Pasqua di Cristo ha meritato. 
Prigionieri del peccato, liberati e fatti servi di Dio, chiamati alla santità della vita per possedere in cielo i beni eterni: vieni, Santo Spirito, vieni per Maria, e guidaci alla pienezza della vita in Cristo!  
    
 
 
Parrocchia Sacro Cuore di Gesù
Via Alcide de Gasperi n. 9
Campi Bisenzio, (FI) - 50013
0558963367
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
2274537
Oggi
Ieri
Ultimo mese
9
1011
27617

Utilizziamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza nel nostro sito. Questo sito utilizza i cookie, anche di terze parti, per inviarti messaggi promozionali personalizzati. Per saperne di più, conoscere i cookie utilizzati dal sito ed eventualmente disabilitarli. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti all’utilizzo dei cookie.