Pensiero del Parroco

La celebrazione della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe si inserisce all’interno dell’Ottava del Natale e ci conduce a contemplare in primo luogo quel mistero della vita del Signore Gesù che è la sua infanzia.
 
L’infanzia di Cristo: un tempo di preparazione all’annuncio del Vangelo, fatto di silenzio e di quotidiano, con alcuni squarci ‘pubblici’ fra i quali il brano dello smarrimento e del ritrovamento al tempio del dodicenne Gesù; un tempo di rivelazione. L’infanzia di Cristo rivela e manifesta un Dio che vuole essere membro di una famiglia umana, che vuole condividere la vita dell’uomo: quella vera, non quella virtuale; quella molto prosaica e poco poetica; quella di cui sono intessute le giornate, non quella in cui si cullano le nostre fantasticherie. L’infanzia di Cristo ci parla di un Gesù vero, di un Dio vero. L’incarnazione non è un passatempo, non è un gioco, non è uno sfizio per Dio. L’incarnazione è vera, è Dio che si fa uomo: vive e sta da uomo là dove ogni uomo vive e sta.
 
La festa della famiglia di Nazaret ci parla anche della famiglia più in generale dicendoci due cose: la prima, che la famiglia può essere luogo in cui si fa esperienza di Dio, esperienza di Cristo e del suo amore. Maria e Giuseppe toccano con mano nel bambino Gesù che davvero il Dio dei padri, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, è il Dio con noi, è il Dio che sta in mezzo al suo popolo. Creata da Dio fin dagli inizi della storia del mondo (cfr Gen 1,26-31), la famiglia “riceve in dono quella benedizione che nulla poté cancellare, né il peccato originale né le acque del diluvio (preghiera di benedizione degli sposi)”.  La benedizione è quel “siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla faccia della terra (Gen 1,28)”. La famiglia, ogni famiglia, creata da Dio Padre e abitata dal Figlio suo, può essere luogo in cui si fa esperienza di Dio, si incontra Dio, si capisce chi è Dio!
 
La seconda: ogni famiglia è riflesso di Dio e ogni attentato alla sua integrità è peccato contro Dio. Infedeltà, divorzi, comportamenti allegri e adolescenziali, litigi e contese, accuse reciproche e sospetti paralizzanti; ma anche violenze, offese, urla e mani alzate, mariti padroni e dispotici, donne uccise e figli senza più né padre né madre; e ancora guerre, carestie, mancanza di lavoro e stipendi da fame, famiglie costrette a lasciare la propria terra, a tentar fortuna altrove con il rischio di separarsi per quanto e fin quando non si sa; famiglie respinte e rifiutate: vittime innocenti di paure ancestrali, di chiusure e grettezze d’animo e di mente, d’odio, razzismi mai spenti e debellati del tutto, pronti a risorgere virulenti e sfrontati. Ogni famiglia è riflesso di Dio, ogni attentato alla sua integrità è peccato contro Dio.
Parrocchia Sacro Cuore di Gesù
Via Alcide de Gasperi n. 9
Campi Bisenzio, (FI) - 50013
0558963367
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